Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore e la maestà, perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. Signore, tuo è il regno; tu ti innalzi sovrano su ogni cosa. | A te, Signore, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo! A te, Signore, il regno; a te, che t’innalzi come sovrano al di sopra di tutte le cose! |
La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica. | Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore, e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla. |
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. | Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del Signore è spuntata sopra di te! |
Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria, per la tua fedeltà, per la tua grazia. | Non a noi, o Signore, non a noi, ma al tuo nome da’ gloria, per la tua bontà e per la tua fedeltà! |
Nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. | In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia. |
E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno! | E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno. |
E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. | E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel Figlio suo. |
Perché la tristezza secondo Dio produce un pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la tristezza del mondo produce la morte. | Perché la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che porta alla salvezza, del quale non c’è mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte. |
Manifesta al Signore la tua via, confida in lui: compirà la sua opera; farà brillare come luce la tua giustizia, come il meriggio il tuo diritto. | Riponi la tua sorte nel Signore; confida in lui, ed egli agirà. Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e il tuo diritto come il sole di mezzogiorno. |
Sappi che tale è la sapienza per te: se l'acquisti, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata. | Così conosci la saggezza per il tuo bene! Se la trovi, c’è un avvenire, e la tua speranza non sarà delusa. |
Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio. | Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio. |
Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza. | Beato l’uomo che ha trovato la saggezza, l’uomo che ottiene l’intelligenza! |
La vite è seccata, il fico inaridito, il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi dei campi sono secchi, è inaridita la gioia tra i figli dell'uomo. | La vite è secca, il fico è appassito; il melograno, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna sono secchi. La gioia è scomparsa tra i figli degli uomini. |
Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte. | Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell’ira, ma la giustizia salva dalla morte. |
Che diremo dunque? Che la legge è peccato? No certamente! Però io non ho conosciuto il peccato se non per la legge, né avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non desiderare. | Che cosa diremo dunque? La legge è peccato? No di certo! Anzi, io non avrei conosciuto il peccato se non per mezzo della legge; poiché non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». |
Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. | Con la sua bocca l’ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati grazie alla loro scienza. |
E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. | Non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza, la pazienza, esperienza, e l’esperienza, speranza. |
Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio, la ricchezza, l'onore e la vita. | Il frutto dell’umiltà e del timore del Signore è ricchezza, gloria e vita. |
Perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. | Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. |
Il peccato infatti non dominerà più su di voi poiché non siete più sotto la legge, ma sotto la grazia. | Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia. |
Che dunque? Dobbiamo commettere peccati perché non siamo più sotto la legge, ma sotto la grazia? E' assurdo! | Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? No di certo! |
Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito, dice il Signore degli eserciti! | Questa è la parola che il Signore rivolge a Zorobabele: “Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio”, dice il Signore degli eserciti. |
Chi copre la colpa si concilia l'amicizia, ma chi la divulga divide gli amici. | Chi copre gli sbagli si procura amore, ma chi sempre vi torna su disunisce gli amici migliori. |
Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore. | Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. |
Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. | Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. |