Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. | Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne, ma secondo lo Spirito perché la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. |
Camminiamo nella fede e non ancora in visione. | Poiché camminiamo per fede e non per visione. |
Poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso. | Poiché io ti comando oggi di amare il Signore, il tuo Dio, di camminare nelle sue vie, di osservare i suoi comandamenti, le sue leggi e le sue prescrizioni, affinché tu viva e ti moltiplichi, e il Signore, il tuo Dio, ti benedica nel paese dove stai per entrare per prenderne possesso. |
Poiché l'amore del Cristo ci spinge, al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. | Infatti l’amore di Cristo ci costringe, perché siamo giunti a questa conclusione: che uno solo morì per tutti, quindi tutti morirono; e che egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. |
Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi. | Infatti così parla Colui che è l’Alto, l’eccelso, che abita l’eternità e che si chiama il Santo: «Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi.» |
Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno. | Ma il vostro parlare sia: “Sì, sì; no, no”; poiché il di più viene dal maligno. |
Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza. | Anima mia, trova riposo in Dio solo, poiché da lui proviene la mia speranza. |
Signore, sia su di noi la tua grazia, perché in te speriamo. | La tua benevolenza, o Signore, sia sopra di noi, poiché abbiamo sperato in te. |
Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. | Poiché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro. |
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio. | Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio. |
Il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità. | Poiché il frutto della luce consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità. |
Infatti, chi è Dio, se non il Signore? O chi è rupe, se non il nostro Dio? | Poiché chi è Dio all’infuori del Signore? E chi è Rocca all’infuori del nostro Dio. |
Dio, tu ci hai messi alla prova; ci hai passati al crogiuolo, come l'argento. | Poiché tu ci hai messi alla prova, o Dio, ci hai passati al crogiuolo come l’argento. |
La mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, gia la conosci tutta. | Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, Signore, già la conosci appieno. |
E come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. | Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati. |
Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. | Poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. |
E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo». | E come essi avevano gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». |
In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo consiglio ai suoi servitori, i profeti. | Poiché il Signore, Dio, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti. |
Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. E' ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, perché non si muova. Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocòmeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene. | Infatti i costumi dei popoli sono vanità; poiché si taglia un albero nella foresta e le mani dell’operaio lo lavorano con l’ascia, lo si adorna d’argento e d’oro, lo si fissa con chiodi e martelli perché non si muova. Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non li temete! perché non possono fare nessun male, e non è in loro potere di fare del bene. |
Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato. | «Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, facendo i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato una delizia e venerabile ciò che è sacro al Signore, se onori quel giorno anziché seguire le tue vie e fare i tuoi affari e discutere le tue cause, allora troverai la tua delizia nel Signore; io ti farò cavalcare sulle alture del paese, ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre», poiché la bocca del Signore ha parlato. |
Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. | Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare e misericordioso verso quanti t’invocano. |
Ora, il termine della legge è Cristo, perché sia data la giustizia a chiunque crede. | Poiché Cristo è il termine della legge, per la giustificazione di tutti coloro che credono. |
Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. | Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del Signore è spuntata sopra di te! |
Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. | Poiché tutta la legge è adempiuta in quest’unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». |
Poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno. | Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno. Amen. Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che è sconveniente. |