Versetti della Bibbia sulla 'Anzi'
- Anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.
- Prima che i monti fossero nati
e che tu avessi formato la terra e il mondo,
anzi da sempre e per sempre tu sei Dio. - Guardate che nessuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate sempre il bene gli uni verso gli altri e verso tutti.
- Nell'amore non c'è paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell'amore.
- Ma tra di voi non sarà così; anzi chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo; e chiunque tra di voi vorrà essere primo a sia vostro schiavo.
- In verità, in verità vi dico: chi crede in me farà anch'egli le opere che io faccio; anzi ne farà di piú grandi di queste, perché io vado al Padre.
- Che diremo dunque? Che la legge è peccato? Cosí non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire».
- Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure neanche uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anzi, persino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque voi valete piú di molti passeri.
- Anzi santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che è in voi con mansuetudine e timore.
- Anzi quando tu fai l'elemosina non sappia la tua sinistra quello che fa la destra. Affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto te ne darà la ricompensa palesemente.
- Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano.
- Ma chi beve dell'acqua che io gli darò non avrà mai piú sete in eterno; ma l'acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna.
- «Se non date ascolto, se non vi mettete in cuore di dar gloria al mio nome» dice l'Eterno degli eserciti, «manderò su di voi la maledizione e maledirò le vostre benedizioni; sí, le ho già maledette, perché non vi mettete questo in cuore.»
- E nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto, ma la mette sul candeliere, affinché coloro che entrano vedano la luce.
- Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia.
- Quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l'Eterno lo ristabilí nel precedente stato; cosí l'Eterno rese a Giobbe il doppio di tutto ciò che aveva posseduto.
- Qualcuno di voi è infermo? Chiami gli anziani, della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, e la preghiera della fede salverà il malato e il Signore lo risanerà, e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati.
- E Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose spregevoli e le cose che non sono per ridurre al niente quelle che sono, affinché nessuna carne si glori alla sua presenza.
- Da questo potete conoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesú Cristo è venuto nella carne, è da Dio. E ogni spirito che non riconosce che Gesú Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; e questo è lo spirito dell'Anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora è già nel mondo.
- Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.
- Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture.
- Se tu trattieni il piede dal violare il sabato,
dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno,
se chiami il sabato delizia,
il giorno santo dell'Eterno, degno di onore,
se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi,
dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi,
allora troverai il tuo diletto nell'Eterno,
e io ti farò cavalcare sulle alture della terra
e ti darò da mangiare l'eredità di Giacobbe tuo padre,
poiché la bocca dell'Eterno ha parlato.
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