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Versetti della Bibbia sulla 'Cielo'

  • Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
  • Chi ho io in cielo fuor di te?
    E sulla terra io non desidero altri che te.
  • Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, e dissero: «Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesú, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo».
  • Per ogni cosa c'è la sua stagione c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo.
  • Il Signore Gesú dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio.
  • Perché grande fino al cielo è la tua benignità,
    e la tua verità fino alle nuvole.
  • Ed ecco una voce dal cielo. che disse: «Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
  • Vuoi fissare i tuoi occhi su ciò che scompare?
    Poiché la ricchezza metterà certamente le ali,
    come un'aquila che vola verso il cielo.
  • «Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dice l'Eterno. «Non riempio io il cielo e la terra?», dice l'Eterno.
  • Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesú fu battezzato, e mentre stava pregando, il cielo si aprí e lo Spirito Santo scese sopra di lui in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: «Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!».
  • Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio disteso. Non c'è nulla troppo difficile per te.
  • Perché in verità vi dico: Finché il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passerà, prima che tutto sia adempiuto.
  • E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati.
  • Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore".
  • Io vi dico che allo stesso modo vi sarà in cielo piú gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.
  • Poi li condusse fuori fino a Betania e alzate in alto le mani, li benedisse. E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separò da loro e fu portato su nel cielo.
  • Io sono il pane vivente che è disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo.
  • Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piú di loro?
  • Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito,
    o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza?
    Se salgo in cielo, tu sei là;
    se stendo il mio letto nello Sceol, ecco, tu sei anche là.
  • Gesú gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va vendi ciò che hai, dallo ai poveri e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».
  • Voi dunque pregate in questa maniera:
    "Padre nostro che sei nei cieli,
    sia santificato il tuo nome.
    Venga il tuo regno.
    Sia fatta la tua volontà
    in terra come in cielo."
  • Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo né per la terra né fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro «sí», «sí» e il «no», «no», per non cadere sotto il giudizio.
  • Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio. Né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re.
  • Ora, io Nebukadnetsar lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perché tutte le sue opere sono verità e le sue vie giustizia; egli ha il potere di umiliare quelli che camminano superbamente.
  • Il nostro aiuto è nel nome dell'Eterno
    che ha fatto i cieli e la terra.
  • E Dio li benedisse e Dio disse loro «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra».
  • Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano.
  • Poi Dio disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
  • Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempí tutta la casa dove essi sedevano.
  • Udii ancora ogni creatura che è nel cielo, sulla terra, sotto la terra e quelle che sono nel mare e tutte le cose contenute in essi, che diceva: «A colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione, l'onore, la gloria e la forza nei secoli dei secoli».
  • Tua, o Eterno è la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, perché tutto ciò che è in cielo e sulla terra è tuo. Tuo, o Eterno, è il regno, e tu ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
  • Egli allora prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai suoi discepoli, perché li distribuissero alla folla. E tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati ne raccolsero dodici ceste.
  • «Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo». dice l'Eterno degli eserciti, «se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non avrete spazio sufficiente ove riporla.»
  • E moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo; darò alla tua discendenza tutti questi paesi, e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché Abrahamo ubbidì alla mia voce e osservó i miei ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi.
  • Perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; cosí saremo sempre col Signore.
  • Io alzo gli occhi ai monti:
    da dove mi verrà l'aiuto?
    Il mio aiuto viene dall'Eterno,
    che ha fatto i cieli e la terra.
  • Sii innalzato al di sopra dei cieli, o Dio;
    risplenda la tua gloria su tutta la terra.
  • E lui che costruisce nei cieli le sue stanze superiori
    e ha fondato la sua volta sulla terra;
    è lui che chiama le acque del mare
    e le riversa sulla faccia della terra;
    il suo nome è l'Eterno.
  • E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abiterà con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sarà piú la morte né cordoglio né grido né fatica, perché le cose di prima son passate».
  • Come i cieli sono piú alti della terra,
    cosí le mie vie sono piú alte delle vostre vie
    e i miei pensieri piú alti dei vostri pensieri.
  • Nel principio Dio creò i cieli e la terra. La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso; e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque.
  • Se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal ciclo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese.
  • Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo Dio; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che é dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato.