Versetti della Bibbia sulla 'Dunque'
- Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento.
- Siate dunque imitatori di Dio, come figli amati.
- Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
- Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi.
- Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.
- Non dormiamo dunque come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri.
- Tu dunque, figlio mio, fortìficati nella grazia che è in Cristo Gesù.
- Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati.
- Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.
- Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà.
- Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?
- Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi innalzi a suo tempo.
- Osserverete dunque i miei comandamenti e li metterete in pratica. Io sono il Signore.
- Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
- Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
- La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera.
- Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.
- Siate dunque misericordiosi come è misericordioso {anche} il Padre vostro.
- Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? No di certo!
- Quando uno dunque si sarà reso colpevole di una di queste cose, confesserà il peccato che ha commesso.
- Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide preghiere a Dio erano fatte per lui dalla chiesa.
- Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti, ma specialmente ai fratelli in fede.
- Insegnaci dunque a contare bene i nostri giorni, per acquistare un cuore saggio.
- Sforziamoci dunque di entrare in quel riposo, affinché nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza.
- Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge suo figlio, così il Signore, il tuo Dio, corregge te.
- Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio.
- Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.
- Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.
- Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente.
- Certo un uomo vale molto più di una pecora! È dunque lecito far del bene in giorno di sabato.
- Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.
- Il Signore {Gesù} dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
- Quanto dunque al mangiare carni sacrificate agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo e che non c’è che un Dio solo.
- Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e la cupidigia che è idolatria.
- Perché, se viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.
- O gente adultera, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia verso Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
- Vestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza.
- Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; recuperando il tempo perché i giorni sono malvagi.
- Sappi dunque oggi e ritieni bene nel tuo cuore che il Signore è Dio, lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e che non ve n’è alcun altro.
- “Ama dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la mente tua e con tutta la forza tua”. Questo è il primo comandamento.
- Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
- Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede?
- Dio dunque, passando sopra i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano.
- Smettiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; decidetevi piuttosto a non porre inciampo sulla via del fratello, né a essere per lui un’occasione di caduta.
- Che diremo dunque? Rimarremo forse nel peccato affinché la grazia abbondi? No di certo! Noi che siamo morti al peccato, come vivremmo ancora in esso?
- Se voi, dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!
- Poiché dunque Cristo ha sofferto per noi nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero, che cioè colui che ha sofferto nella carne rinuncia al peccato.
- Voi dunque pregate così: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra.”
- Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.
- Rimane dunque un riposo sabatico per il popolo di Dio; infatti chi entra nel riposo di Dio si riposa anche lui dalle proprie opere, come Dio si riposò dalle sue.
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