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Versetti della Bibbia sulla 'Nato'

  • Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito.
  • L’amico ama in ogni tempo;
    è nato per essere un fratello nella sventura.
  • Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo, il Signore.
  • Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
  • Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode. Dei magi d’Oriente arrivarono a Gerusalemme, dicendo: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo».
  • Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio.
  • Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio».
  • Gesù rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.»
  • Poiché un bambino ci è nato,
    un figlio ci è stato dato,
    e il dominio riposerà sulle sue spalle;
    sarà chiamato
    Consigliere ammirabile, Dio potente,
    Padre eterno, Principe della pace.
  • Come è lontano l’oriente dall’occidente, così ha egli allontanato da noi le nostre colpe.
  • Guarite i malati che ci saranno e dite loro: “Il regno di Dio si è avvicinato a voi”.
  • A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.
  • Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.
  • Chi ha molti amici può esserne sopraffatto,
    ma c’è un amico che è più affezionato di un fratello.
  • Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.
  • Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato.
  • Se tuo fratello ha peccato {contro di te}, va’ e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta, avrai guadagnato tuo fratello.
  • Quando Gesù ebbe preso l’aceto, disse: «È compiuto!» E chinato il capo rese lo spirito.
  • Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?
  • “Io santificherò il mio gran nome che è stato profanato fra le nazioni, in mezzo alle quali voi lo avete profanato; e le nazioni conosceranno che io sono il Signore”, dice il Signore, Dio, “quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi.”
  • Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà.
  • Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci.
    Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,
    tu comprendi da lontano il mio pensiero.
  • Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso.
  • Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia.
  • Io stabilisco il mio patto con voi; nessun essere vivente sarà più sterminato dalle acque del diluvio e non ci sarà più diluvio per distruggere la terra.
  • Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare fornirà e moltiplicherà la vostra semenza, e accrescerà i frutti della vostra giustizia.
  • Disprezzato e abbandonato dagli uomini,
    uomo di dolore, familiare con la sofferenza,
    pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,
    era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.
  • Così infatti ci ha ordinato il Signore, dicendo:
    “Io ti ho posto come luce dei popoli,
    perché tu porti la salvezza fino alle estremità della terra”
    .
  • Ma da te, o Betlemme, Efrata, piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni.
  • Davanti a te ho ammesso il mio peccato,
    non ho taciuto la mia iniquità.
    Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al Signore»,
    e tu hai perdonato l’iniquità del mio peccato. Pausa
  • Questa sarà la nostra giustizia: l’aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti al Signore nostro Dio, come egli ci ha ordinato.
  • Quello seminato tra le spine è colui che ode la parola; poi le ansiose preoccupazioni mondane e l’inganno delle ricchezze soffocano la parola, che rimane infruttuosa.
  • Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti.
  • Allo stesso modo, dopo aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi.»
  • Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’illudete: né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
  • Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
  • Ma quanto a voi, l’unzione che avete ricevuta da lui rimane in voi, e non avete bisogno dell’insegnamento di nessuno; ma siccome la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera, e non è menzogna, rimanete in lui come essa vi ha insegnato.
  • La sua potenza divina ci ha donato tutto ciò che riguarda la vita e la pietà mediante la conoscenza di colui che ci ha chiamati con la propria gloria e virtù.
  • Moltiplicherò la tua discendenza come le stelle del cielo e darò alla tua discendenza tutti questi paesi; tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perché Abraamo ubbidì alla mia voce e osservò quello che gli avevo ordinato: i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi.
  • Gesù stava insegnando di sabato in una delle sinagoghe. Ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi. Gesù, vedutala, la chiamò a sé e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermità». Pose le mani su di lei e, nello stesso momento, ella fu raddrizzata e glorificava Dio. Or il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse fatto una guarigione di sabato, disse alla folla: «Ci sono sei giorni nei quali si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato». Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti! Ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere? E questa, che è figlia di Abraamo, e che Satana aveva tenuto legata per ben diciotto anni, non doveva essere sciolta da questo legame in giorno di sabato?» Mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, e la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute.