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Versetti della Bibbia sugli Idoli

  • Figlioletti, guardatevi dagli idoli.
  • Non farete altri dei accanto a me; non vi farete dei d'argento o dei d'oro.
  • Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio.
  • Poiché i costumi dei popoli sono vanità: infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l'ascia. Lo adornano d'argento e d'oro, lo fissano con chiodi e martelli perché non si muova. Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perché non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perché non possono fare alcun male, né è in loro potere fare il bene.
  • Seguirete l'Eterno, il vostro Dio, lui temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e rimarrete stretti a lui.
  • Sappi dunque oggi e ritienilo nel tuo cuore che l'Eterno è Dio lassù nei cieli e quaggiú sulla terra, e che non v'è alcun altro.
  • E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, perché è persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto.
  • Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria.
  • Eppure io sono l'Eterno, il tuo Dio, fin dal paese d'Egitto; tu non devi riconoscere altro Dio fuori di me e non c'è altro Salvatore fuori di me.
  • E se vi pare cattiva cosa servire l'Eterno, scegliete oggi chi volete servire, o gli dèi che servirono i vostri padri di là dal fiume, o gli dèi degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno.
  • «Nessun'arma fabbricata contro di te avrà successo,
    e ogni lingua che si alzerà in giudizio contro di te, la condannerai.
    Questa è l'eredità dei servi dell'Eterno,
    e la loro giustizia viene da me», dice l'Eterno.
  • L'avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori.
  • Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo.
  • Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene.
  • Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge.
  • Allontanati dal male e fa' il bene,
    cerca la pace e procacciala.
  • Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno.
  • Giosuè disse: «Togliete dunque via gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi e inclinate il vostro cuore all'Eterno, il Dio d'Israele!».
  • Essi che hanno cambiato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che è benedetto in eterno. Amen. Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti.
  • Alcuni confidano nei carri e altri nei cavalli,
    ma noi ricorderemo il nome dell'Eterno, il nostro Dio.
  • Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurità, dissolutezza, idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio.
  • Perciò quanto al mangiare le cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che l'idolo non è nulla nel mondo, e che non vi è alcun altro Dio, se non uno solo.
  • Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio.